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Adel Al Kassem: il workflow del produttore di Milano con Cranborne Audio

Adel Al Kassem, Sound Engineer di Milano che negli ultimi anni è diventato autore a tempo pieno per la WarnerChappel Italia, ha deciso di condividere con noi il suo percorso professionale e il suo workflow in studio, che attualmente comprende dell'outboard Cranborne Audio.

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Iniziamo subito dalle presentazioni: con una vasta esperienza come produttore musicale presso importanti studi di Milano e collaborazioni con etichette come la Warner e la Universal, compresa la vittoria di importanti riconoscimenti a Sanremo, potresti raccontarci del tuo percorso all'interno dell'industria musicale?

Ho iniziato a produrmi le prime basi nel 2002/2003 sul computer di casa, con software passati tra amici. Se non ricordo male dopo alcuni software approdai su FruityLoops 2.5, qualcosa del genere, ma non avevo la minima idea di come funzionasse (e non esistevano i tutorial). Grazie a un amico, Guido Bertolotti, anche lui ad oggi professionista nel settore , ho scoperto il ProAudio. Colpo di fulmine. Lui aveva già ProTools e mi registrò su un MiniDisc recorder a 8 tracce. Da lì a poco iniziai a registrare i miei amici e vari progetti musicali nel mio home studio. Dopo studi e sacrifici ho cominciato effettivamente come assistente mastering di Alberto Cutolo, presso il MassiveArts Studios, dopo essermi diplomato all'APM di Saluzzo. Sono rimasto 10 anni, diventando resident engineer e lavorando con tantissimi artisti. In quegli anni ho conosciuto Riccardo Scirè e Niccoló Bolchi, autori e compositori che si stavano già muovendo nel settore, che mi proposero, dopo aver sentito i miei brani rap, di provare a scrivere per altri. Da quel momento mi buttai a capofitto nel provare a fare l'autore. Divenne l'obiettivo primo. Nel 2020, in piena pandemia, ho firmato con WarnerChappell Italia, scrivendo brani per Elodie, Wrongonyou, con lui abbiamo vinto la critica a Sanremo 2021 nei giovani, Elettra Lamborghini, Sottotono e tanti altri.

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Hai integrato i moduli 500 nel tuo workflow: per quale motivo hai fatto questa scelta e quali sono i vantaggi che ne derivano in studio?

Avendo imparato a lavorare sull'analogico, con le console e i processori, mi è venuto naturale integrare nel mio sistema digitale l'hardware, arrivando a un sistema ibrido, come molti, se non tutti, oggi fanno. Il sistema 500 ti permette di avere timbriche e il famoso "calore" dell'analogico in spazi contenuti, la possibilità di avere tanti moduli (preamp, compressori,..) con un buon risparmio rispetto agli equivalenti hardware rack, motivo per il quale dopo qualche concorrente sono passato a Cranborne Audio.

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Parlando del Cranborne 500ADAT, che usi come espansione per la tua interfaccia, qual è stata la motivazione che ti ha spinto a scegliere questo marchio?

Ho due cavi collegati alla scheda e 8 moduli che utilizzo come dei veri e propri plugin all'interno della mia DAW...può bastare? Scherzi a parte, dopo qualche prova sulla conversione, precisando che il 500ADAT converte in ingresso ed uscita, e sulla latenza, quasi nulla, me ne sono innamorato.

In che modo l’utilizzo della combinazione 500ADAT + Moduli 500 ha migliorato i tuoi mix? 

Io sono un amante delle voci, mi ci sono quasi specializzato. Negli anni ho trovato una mia catena dalla quale partire, che riesco a riconoscere e gestire. L'Urei 1176 (plugin compresi) è sempre stato uno dei miei compressori preferiti e IGS ne costruisce uno sullo schema del BlueStripe, il 576. Lo presi per provarlo senza troppe aspettative, sostituendo il plugin in catena.....ora ne ho due. Così come l'S-Type Compressor, che sarebbe un SSL GComp, è sempre sul mio DrumBuss. L'unico problema dei moduli 500 è che poi li vuoi tutti.

Quali consigli daresti ai produttori che stanno iniziando a muovere i primi passi in questo settore e vogliono costruire il proprio workflow?

Che in fondo non c'è un regola, ma la roba deve suonare. Bisogna studiare e sacrificarsi, rubare dagli altri, collaborare e condividere, il know-how si costruisce con il tempo, conoscendo le macchine, o i plugin, i microfoni, così come per i musicisti è necessario conoscere il proprio strumento nelle sue varie declinazioni. Imparare a fondo le potenzialità della propria DAW, perché si può veramente partire con il minimo indispensabile, ma che associato a una buona idea ,e al know-how per l'appunto, può abbattere i confini.

Infine, potresti raccontarci dei tuoi prossimi progetti?

Il 7 Aprile è uscito Outsider, il nuovo album di Nitro, nel quale sono presente come autore su due brani e del quale ho seguito tutta la fase di mix e mastering, ne vado molto fiero. Non posso svelare molto di più, ma fino a dopo l'estate ci saranno delle belle uscite.